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Nella storia antica e complessa del dibattito sulla teoria dell'evoluzione negli Stati Uniti, le teorie evoluzionistiche anti-darwiniane hanno avuto una importanza di primo piano, anche per il prestigio degli scienziati e delle istituzioni scientifiche che le hanno sostenute e attivamente disseminate. Questo volume ricostruisce in particolare la storia della cosiddetta "scuola paleontologica americana" sorta fra XIX e XX secolo in contrapposizione al darwinismo e poi al neo-darwinisimo. Le posizioni dei principali teorici - E.D. Cope, H.f. Osborn, W.B. Scott e altri - vanno analizzate criticamente e ricomprese nel contesto appropriato dei vincoli operativi, metodologici e teorici della morfologia ottocentesca, come anche dei limiti delle spiegazioni darwiniane del tempo rispetto a complesse evidenze paleontologiche. Tuttavia, la diffusione enorme delle loro teorie e la loro sistematica applicazione a temi sociali, politici, etici e religiosi ebbe un'influenza di lungo periodo sulla ricezione pubblica del darwinismo negli Stati Uniti, il cui lascito ideologico vale ancora a rafforzare le derive dell'ideologia anti-darwiniana in America.